Prezzi siderurgia: forte aumento per travi e laminati. Incrementi decisi per i lunghi. Ancora tensione sugli altri prodotti

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Sono le travi ed i laminati mercantili i protagonisti del mercato italiano dell’acciaio nell’ultima settimana. Dalle rilevazione di mercato, infatti, spiccano i balzi avanti di questi due prodotti lunghi, che salgono in maniera considerevole rispetto a sette giorni fa, trascinando verso l’alto il SiderIndex (indice che condensa l’andamento dei finiti in acciaio al carbonio in Italia), che supera per l’ennesima volta il record storico, arrivando a 859,49 euro la tonnellata (+6,47% rispetto all’11 maggio). In crescita anche lo Scrap Index (indice che condensa l’andamento del rottame di acciaio al carbonio in Italia): +2,87% a 387,97 euro alla tonnellata.
In una recente analisi, si osserva che l’ultimo rialzo del prezzo dei coils in Europa è supportato principalmente dalla risposta ritardata dei fornitori alla ripresa della domanda. In poche parole, dal terzo trimestre del 2020 si stanno accumulando ordini negli stabilimenti dell’Ue, le consegne stanno drasticamente fallendo nel dare stabilità al settore, in un momento di ripresa della domanda.

L’analista calcola che nel primo trimestre del 2021, in media, i centri di servizio Europei hanno avuto stocks equivalenti a poco più di 60 giorni di vendite, contro una media nel 2018 e 2019 compresa tra 75 e 80 giorni. Il calo delle azioni a SSC è iniziato nel terzo trimestre del 2020 e continua ancora.

La scarsa disponibilità di materiale domestico, le difficoltà per l’importazione e le scorte insufficienti hanno innescato il balzo dei prezzi dei coils in Europa. Tuttavia e il consumo reale dell’Ue non stia crescendo abbastanza rapidamente da giustificare la piena portata di tali rapidi aumenti dei prezzi.

FONTE SIDERWEB

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