Abbiamo fatto una scelta di coraggio: ascoltare il mercato, evolverci, investire.

Sidersan affonda le sue radici nel 1929. Una realtà passata attraverso quattro generazioni, che la famiglia Lampugnale ha deciso di rilevare in un momento di crisi, raccogliendone il testimone con determinazione e visione.

Durante l’evento @Forbes – Italian Excellence, il CEO Pasquale Lampugnale ha raccontato il percorso intrapreso: non è stato un cammino semplice, ma è nata da una scelta di coraggio. È stato necessario ascoltare il mercato, evolvere, investire. Un impegno iniziato quando aveva appena 19 anni e ha deciso di dedicarsi all’azienda con determinazione, affrontando sacrifici e scelte difficili, consapevole che ogni passo sarebbe stato essenziale per costruire un’impresa solida e innovativa.

Negli anni, Sidersan ha operato con un obiettivo chiaro: dare valore a una commodity come l’acciaio. L’azienda si è specializzata nella pre-lavorazione dell’acciaio, rivoluzionando il proprio modello di business attraverso l’introduzione di macchinari con tecnologie 4.0 e l’adozione di modelli di progettazione esecutiva in 3D con tecnologia BIM.

La crescita è stata possibile anche grazie alla cultura della rete e della collaborazione: Sidersan è oggi parte attiva di una rete di imprese che genera complessivamente circa 500 milioni di euro di fatturato.

Nel suo intervento, Lampugnale ha evidenziato come per continuare a crescere in modo competitivo siano necessari tre elementi fondamentali:

Investimenti strutturati su un piano chiaro e di lungo termine;

Credito costruito su misura per le PMI;

Gestione delle transizioni, in particolare quella digitale.

Le agevolazioni introdotte con Industria 4.0 hanno dato un impulso importante, ma ora serve continuità. Strumenti come l’ACE e il Fondo di Garanzia hanno permesso a molte PMI di rafforzare il proprio patrimonio e affrontare momenti complessi, ma è sempre più evidente la necessità di un cambio culturale.

Serve maggiore educazione finanziaria nelle micro e piccole imprese: il bilancio deve diventare uno strumento di dialogo con gli attori finanziari, non solo un adempimento fiscale. In quest’ottica, anche la finanza complementare, come i Basket Bond, rappresenta un’opportunità strategica per aprirsi al mercato.

La sostenibilità resta una priorità, ma non può oscurare la necessità di accelerare la transizione tecnologica e digitale, ancora troppo lenta nel mondo delle PMI. È necessario rafforzare la collaborazione con le università, coinvolgere maggiormente i giovani e sostenere in modo concreto le imprese familiari, che continuano a rappresentare il cuore pulsante dell’economia italiana.